Ex ferrovia Spoleto-Norcia

La Ferrovia Spoleto-Norcia fu inaugurata nel 1926 ed è rimasta operativa fino al 1968 su un  tracciato a scartamento ridotto a trazione elettrica che percorreva 51 km nell'appennino umbro.

Si tratta di un percorso ardito che attraversava la Valnerina, superando le sue gole con 24 ponti e viadotti panoramici, affrontando i dislivelli dei suoi paesaggi montani con 19 gallerie, di cui alcune elicoidali, dalla dolce pendenza fino a raggiungere i 625 mt slm. A progettarla l’ingegnere Erwin Thomann, lo stesso che si era cimentato nella realizzazione della linea di montagna del Lotschberg, che unisce ancora oggi Italia e Svizzera.

La Ferrovia Spoleto-Norcia si può definire un esempio di ferrovia alpina, il cui sforzo ingegneristico e realizzativo rappresenta un gioiello di ingegneria ferroviaria, come oggi non se ne farebbero. Un esempio di sviluppo infrastrutturale avveniristico e di grande pregio architettonico che si integra col paesaggio che attraversa rispettandolo.

Dopo la dismissione della ferrovia e la rimozione del materiale infrastrutturale il tracciato è rimasto abbandonato per anni.

Oggi ne è stato riqualificato e messo in sicurezza circa la metà per essere convertito in una speciale Greenway fruibile da camminatori, ciclisti e cavalieri.

Nel 2015 l’ex tracciato ferroviario ha vinto il premio Italian Green Road Award come migliore green d’Italia, perché il tuo itinerario permette di scoprire la Valle Umbra. Si possono attraversare gallerie storiche e superare viadotti, immersi in un paesaggio naturale di gole e fondovalli, corsi d’acqua e borghi storici. La ferrovia per lunghi tratti costeggia il fiume, offrendo particolari scorci.

Anche tutte le stazioni saranno oggetto di recupero; lo sono già, per esempio, la Stazione di partenza in città che è sede del Museo della Ferrovia Spoleto-Norcia, e la Stazione di Sant’Anatolia di Narco divenuta un ristoro e punto tappa per i bikers.

Photo credit: Andrea Balletti e Michela Biancardi