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Il terminal “White Flight” del JFK Airport

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Industrial heritage americano: il terminal 'White Flight' del JFK Airport convertito in hotel di lusso

Il terminal più iconico del JFK Airport di New York cambia destinazione d’uso e si trasforma in hotel di lusso.

L’edificio risale al 1962, uno dei capolavori neo-futuristi di Eero Saarinen, architetto e designer finlandese naturalizzato statunitense. La struttura, simbolo della “Jet Age”, raffigura in maniera simbolica il volo, linee curve e sinuose che descrivono ali di gabbiano spiegate in volo, posate a terra.

Dal 2001, a causa del fallimento della compagnia aerea Trans World Airlines (TWA), il terminal viene chiuso e cade in disuso. Dopo più di cinquant’anni dalla sua creazione il “White Flight” riprende vita sotto un’altra veste: 512 stanze dal sapore cinematografico di ispirazione hollywoodiana anni Sessanta. Ci si ritrova in un vortice spazio-temporale dove l’antico e il moderno convivono senza entrare in conflitto.

Il progetto di interior del nuovo hotel rispetta il design originale. L’edificio di Saarinen si trasforma nella reception e nel foyer più grandi del mondo che, attraverso i due passenger tubes, sono connesse alle due torri laterali di nuova costruzione nelle quali sono ubicate le stanze dell’hotel.

Gli interni richiamano il design originale anni Sessanta, a partire dai manifesti vintage della TWA, dagli arredi firmati da Saarinen e prodotti da Knoll, fino alle receptionist con l’acconciatura cotonata. Tutto curato nei minimi dettagli storici.

Gli ambienti abbondano di linee curve, sono sinuosi, morbidi e dinamici. I toni di colore richiamano la livrea della compagnia aerea TWA: sedute rosse integrate nelle strutture bianche di cemento, corridoi avvolti di moquette e tappeti rossi, sedili in velluto rosso, poltrone Womb rosse e sinuose.

Le stanze sono arredate con fascino rétro. Ogni camera ha in dotazione un Martini bar su misura. Le Executive Armless Chair in pelle marrone chiaro sono abbinate alle scrivanie. Mentre la Womb Chair rivestita in tessuto rosso troneggia accanto a un piccolo tavolino Tulip, su cui è poggiato un autentico telefono a numeri rotanti da cui gli ospiti possono effettuare gratuitamente chiamate illimitate internazionali e locali.

Non meno caratteristico il bagno, in stile hollywoodiano, ispirato alla ladies’ lounge del famoso ristorante newyorkese Four Seasons progettato da Philips Johnson, con le lampadine a bolla collocate intorno allo specchio e le pareti rivestite di piastrelle bianche con toni blu notte, che ricordano i corridoi della metropolitana.

Alcuni studi di architettura newyorkesi hanno contribuito alla ristrutturazione riportando in vita gli arredi originari ma inserendo anche elementi di confort moderno, a partire dalle ormai indispensabili prese usb, alle tende oscuranti, agli impianti di insonorizzazione e alle fondamentali finestre a tutta altezza con vetri spessi che annullano i rumori della pista.

Sei pronto per un viaggio nel tempo dove il passato è proiettato nel futuro?!? Prenota una camera nel nuovissimo TWA Hotel!

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Il landmark newyorkese anni Sessanta cambia destinazione d’uso: da aeroporto ad hotel di lusso

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